Bollo auto: si può pagare a rate?

Pagare Bollo Auto a rate
Vi riporto l’articolo preso da la legge è uguale per tutti : Autore:

Il pagamento del bollo auto può essere rateizzato? E se sì, conviene ed in quali casi? Qual è la procedura per ottenere la dilazione?

Il bollo auto è una tassa sul possesso dei veicoli a 2 o 4 ruote e deve essere corrisposta, in base alla potenza del veicolo e alla sua classe d’inquinamento, alla Regione di residenza. Concretamente risulta una delle tasse più odiate dagli italiani, tanto che molti non possono o non vogliono pagarlo. Alcuni ricorrono al rimedio più drastico, vale a dire quello di non pagare il bollo auto, con le conseguenze di cui abbiamo parlato in Bollo auto non pagato: quali conseguenze?. Altri si chiedono se sia possibile procedere ad un pagamento a rate. Vediamo, dunque, se si può pagare il bollo auto a rate. Ma prima facciamo qualche necessaria premessa.

Bollo auto: cos’è e chi deve pagarlo?

Le tasse sui veicoli immatricolati sono due e cioè la tassa automobilistica (il bollo auto appunto), il cui importo viene determinato in base ai Kw (Kilovatt) del veicolo ed alla regione e l’imposta provinciale di trascrizione (nota come Itp). L’obbligo del pagamento del bollo auto sorge in capo ai soggetti che sono proprietari, usufruttuari o acquirenti con patto di riservato dominio di un veicolo, mentre in caso di leasing e per tutta la durata del contratto l’imposta è dovuta dagli utilizzatori del veicolo. Per ottenere l’esonero dal pagamento è necessario attestare presso il Pra, attraverso idonea documentazione, l’esistenza di una circostanza atta ad escludere l’obbligo di pagamento. Ad esempio: un provvedimento definitivo dell’autorità giudiziaria, un atto o un provvedimento definitivo dell’autorità amministrativa, un atto di vendita o una denuncia di furto, una dichiarazione di rottamazione del veicolo etc.

L’importo da pagare, che varia da Regione a Regione, dipende dalla potenza del veicolo e dal suo impatto ambientale. Per conoscere esattamente l’importo che ciascun contribuente è tenuto a pagare e quando, l’Aci o l’Agenzia delle Entrate hanno reso disponibile online un apposito strumento di calcolo.

Bollo auto di nuova immatricolazione

La regola generale vuole che per le auto di nuova immatricolazione, il versamento del bollo auto vada fatto entro la fine del mese di immatricolazione. Dunque se ad esempio l’auto viene acquistata e immatricolata il 12 marzo, il bollo auto va pagato entro il 31 marzo. Tuttavia se l’immatricolazione è avvenuta negli ultimi dieci giorni la scadenza del bollo auto viene spostata alla fine del mese successivo. Per cui se l’auto viene immatricolata il 24 aprile, la scadenza del primo pagamento del bollo auto viene posticipata al 31 maggio.

A questa regola generale fanno eccezione Piemonte e Lombardia, che prevedono una scadenza annuale unica. Le altre regioni, invece, hanno tre scadenze per il versamento del bollo auto nei mesi di aprile, agosto e dicembre. Per allinearsi alle suddette scadenze è ammesso il pagamento frazionato del bollo. Questa possibilità consente di rispondere in maniera positiva al quesito posto in apertura: ovvero se il bollo auto si può pagare a rate.

Bollo auto: si può pagare a rate?

In linea generale è bene precisare che il bollo auto é una tassa che non può essere rateizzata, pertanto essa può essere pagata solo in un’unica soluzione. Tuttavia, come anticipato, in alcuni casi,per trovarsi temporalmente allineati alle scadenze fissate dalle Regioni per il versamento della tassa, in caso di prima immatricolazione, è possibile pagare il bollo auto a rate. Per fare un esempio: chi deve immatricolare l’auto a maggio potrà pagare solo le mensilità rimaste fino alla fine dell’anno,  senza i mesi da gennaio ad aprile ovviamente.

Essendo il bollo auto una tassa regionale, per sapere se la Regione di residenza è tra quelle che consentono il pagamento rateale, basta recarsi presso l’Ufficio Tributi.

Bollo auto pagato in ritardo: che succede?

Il mancato pagamento del bollo auto comporta l’irrogazione di una sanzione. L’automobilista che non paga il bollo auto alla sua scadenza, infatti, deve sapere che andrà incontro all’obbligo di pagare una somma comprensiva dell’importo del tributo, maggiorata di interessi e sanzione. Tuttavia, entro un anno dalla scadenza del bollo, l’utente può rimettersi in regola autonomamente pagando una sanzione inferiore rispetto a quella che si applicherebbe di norma in questo caso: è il cosiddetto ravvedimento operoso. Questa opzione, però, è esercitabile solo se la regolarizzazione del ritardo avviene entro i 12 mesi successivi alla data di scadenza del bollo. Se invece il ritardo è superiore a un anno, non si può più usufruire del ravvedimento operoso e, perciò verrà applicata la multa pari al 30% del dovuto più un interesse dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.

Gli interessi per il ritardo variano a seconda dei giorni di ritardo. Ecco un breve schema per ricordare le conseguenze del ritardo nel ritardo del pagamento del bollo auto:

  • pagamento entro 14 giorni dalla scadenza: sanzione pari allo 0,1% dell’importo originario della tassa automobilistica per ogni giorno di ritardo;
  • pagamento dal 15° al 30° giorno: sanzione pari all’1,5% dell’importo originario della tassa automobilistica;
  • pagamento dal 31° al 90° giorno:  sanzione pari all’1,67%  dell’importo originario della tassa automobilistica;
  • pagamento dal 91° giorno a 1 anno: sanzione pari al 3,75% dell’importo originario della tassa automobilistica;

Se poi il pagamento non viene effettuato neanche nei termini indicati, allora l’ente titolare del credito, ossia la Regione, invierà una richiesta di pagamento con la richiesta di pagamento dell’imposta evasa. Questa richiesta deve essere recapitata al soggetto obbligato entro il termine di tre anni decorrenti a partire dall’anno successivo a quello in cui il pagamento doveva essere effettuato. Così, per esempio, qualora il bollo vada pagato a gennaio 2018, l’accertamento deve avvenire entro il 31 dicembre 2021.

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